Università Porto Sant’Elpidio – Corsi di Ricamo

di Caterina Mezzapelle


L’Università del Tempo Libero sita in Villa Murri – Porto Sant’Elpidio (AP),

riapre ad Ottobre con le sue attività culturali e con l’intento di offrire a tutti i cittadini corsi di formazione tenuti da validi docenti.

Il programma dell’anno accademico 2007/2008 prevede una moltitudine di corsi che spaziano su una pluralità di argomenti: inglese, informatica, psicologia della personalità e dei sentimenti, giornalismo e laboratori di scrittura creativa, lingua spagnola, letture dantesche, astronomia, cucina, ricamo, taglio e cucito.

Per Informazioni: Unitempolibero

Tessere e Ricamare nel Paraguay

di Caterina Mezzapelle


Tessere la tela di ao po`i a mano, come succedeva ai tempi della Colonia Spagnola, è un arte che ancora persiste presso Yataity, anche se adesso rischia di estinguersi. 

"Realizzare tutto il processo a mano occupa tanto tempo ed è un lavoro laborioso, richiede una pazienza infinita.

La maggior parte delle tessitrici oggi preferiscono comprare la tela già pronta nelle fabbriche di Manufactura Pilar, per poi eseguire soltanto il ricamo a mano"

dice Leonor Gauto, una delle poche persone che realizzano ancora questo processo negli antichi e precari telai di legno, chiamati nella lingua guaraní "tera".


Leonor è una insegnante di Ricamo  ed ha mostrato il suo telaio nella mostra di Yataity per il Servizio di Promozione Artigianale.

Leonor cerca di insegnare l'intero processo dalla realizzazione del filato di cotone a mano (ñe povã), sfilando piano paino il bozzolo sradicato dai campi, avvolgendolo nel fuso di legno, per poi stendere i fili sottili sul telaio, e quindi iniziare ad incrociare il filo con una precisione quasi matematica, mentre la tela prende forma.


Leonor ci racconta: "Gli alunni vengono a curiosare, ma nessuno vuole fare la tela a mano. C'è soltanto un giovane ragazzo che sembrerebbe interessato. Potrebbe succedere che quando noi non ci saremo più questa arte potrebbe finire con noi".


Accanto a Leonor, ci sono altre tre donne che tessono a mano: Mariana González, Teófila Talavera ed Elisa Talavera. E c'è anche un uomo. Si chiama Eligio Villalba, che vive nella compañía Kavaju Kaigue, a sei chilometri da Yataity.

Don Eligio tiene con cura il suo telaio di legno.

"Fu realizzato da un carpentiere chiamato Saturnino Gauto, ma adesso non c'è più chi li costruisce",

dice, mentre ripete tutto il processo, quasi a memoria, perchè ha gravi problemi alla vista e non riesce a vedere bene.

"Sono l'ultimo tessitore. Dopo di me, probabilmente non ci sarà nessuno", dice, con un aria triste.

 

Fonte: www.arte-ricamo.eu

 

Guida Punti di Ricamo di Jane Greenoff

di Caterina Mezzapelle


The New Cross Sticher's Bible

The New Cross Sticher's BibleDal 7 Novembre 2007 sarà disponibile il nuovo libro di Jane Greenoff  dal titolo  "NEW Cross Stitcher’s Bible". La prima versione era stata presentata nel Febbraio del 2003. 

In Amazon.com potete leggere la recensione:

“Features more pages, all new project designs an extended stitch library and a stay-open binding.

Questa guida  essenziale per il punto croce e altre tecniche di ricamo contiene diversi punti di ricamo illustarti con immagini molto chiare.

I  nuovi schemi sono semplici da realizzare, le immagini dei motivi e gli schemi dei progetti sono chiari e possono essere adattati per realizzare altri progetti.

Tante novità riguardo alle nuove tendenze e consigli sui nuovi filati.

 

Fonte: www.arte-ricamo.eu 

Il Punto Assisi

di Caterina Mezzapelle


punto assisi

ricamo punto assisi

Dalla città di San Francesco e di Santa Chiara ecco la storia delle origini di un’antica tecnica di ricamo un tempo dimenticata ma in seguito rivalutata dai monasteri della città.

I meravigliosi tessuti artigianali li potete ammirare nei laboratori, mentrei ricami vengono eseguiti con colori marrone e celeste che ricordano il saio di S.Francesco e l’abito di Santa Chiara.

Tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo, in Italia, si è sviluppato uno stile di ricamo, che è diventato la base di quello stile di ricamo che adesso viene chiamato Assisi. In quell’epoca pochi monasteri iniziavano ad eseguire ricami dove il disegno ed i motivi venivano lasciati vuoti, mentre i contorni e lo sfondo venivano ricamati con fili di seta colorata.

Prima il contorno veniva disegnato sulla stoffa di lino e poi i contorni venivano ricamati con fili di seta a punto gambero o a punto scritto. Normalmente il contorno veniva eseguito in nero o in marrone.

Poi tutto lo sfondo veniva riempito a punto croce usando i filati di colore rosso, verde o giallo. Nel sedicesimo secolo lo stile si è diffuso invadendo le comunità religiose secolari.

I motivi erano basati sul grottesco, satiri,demoni, animali mitici. Nel ricamo sacro troviamo diverse coppie di uccelli ed animali circondati da elaborati tralci.

Questi motivi che si possono trovare anche in altri tipi di ricamo come anche nelle sculture in pietra ed in legno delle chiese Romaniche.

Nel diciottesimo e nel diciannovesimo secolo queste tecniche di ricamo sono cadute nell’oblio.Nel 1861 si è formato un movimento che ha riscoperto e rianimato l’artigianato tradizionale. In questo secolo, un gruppo di signore ricche di Burano, vicino Venezia, hanno portato l’iniziativa di rianimare l’arte del merletto.

Forse uno dei motivi era quello di aiutare la popolazione ormai impoverita a riacquistare valore.

Nel 1902, fu creato ad Assisi il “Laboratorio Ricreativo Festivo Feminale San Francisci di Assisi”. Era un associazione, dove le ragazze povere che venivano da fuori potevano imparare a ricamare.  Loro portarono la tradizionali tecniche di ricamo e le hanno semplificate.

La seta fu sostituita dal cotone per ricamare, i profili ed i contorni non erano più disegnati liberamente sul panno, ma venivano prima contati punto per punto.

Se necessario, i disegni venivano semplificati o ne venivano creati dei nuovi, direttamente ricalcati da stampi e da intagli di legno delle chiese.

Fonte: www.arte-ricamo.eu

Pittura Con L’ago: Il Ricamo Cinese Suzhou

di Caterina Mezzapelle


ll ricamo Suzhou è un ricamo con fili di seta e viene eseguito su tessuti di seta, è fatto a mano ed è il più importante fra tutti i tipi di ricamo cinese.

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Suzhou è una città dichiarata dall'Unesco patrimonio culturale dell'Umanità, ci sono bellissime case signorili e bei giardini ed è  conosciuta dal mondo per il loro ricamo, la sua massima espansione iniziò all'epoca della Dinastía Song (960-1279 DC).

Fonte: www.arte-ricamo.eu

 

Mostra Ricami: Associazione Tradizioni Piemontesi

di Caterina Mezzapelle


Mostra di Ricamo Fili e Trame - Lingotto Fiere

Mostra di Ricamo Fili e Trame - Lingotto Fiere

Mostra di ricami dell’ associazione:
22/23 Settembre 2007
Collegno (TO) – Biblioteca Civica III edizione “Fili e Trame”
Lavori delle allieve

27/30 Settembre 2007

Torino – Lingotto Fiere
Manualmente 2007

Fonte: Tradizioni Piemontesi

VI Biennale De Fabula

di Caterina Mezzapelle


VI Biennale De Fabula

Genova – Palazzo Ducale dal 5 al 14 ottobre 2007

Tema della manifestazione: I grandi navigatori e la scoperta del nuovo mondo

Come per le precedenti edizioni, sarà richiesto, oltre ai patrocini di Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova, l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.

L’associazione De fabula, festeggerà con la sua VI Biennale i dieci anni di attività, un lungo periodo caratterizzato da: studio del territorio, ricerca delle tradizioni perdute, tutela del folklore locale e attenzione agli aspetti più vari del suo artigianato artistico.

Per questo motivo, la biennale del 2007 raccoglierà mostre ed iniziative finalizzate a far conoscere, unitamente ai merletti liguri, la storia e la tradizione della Liguria e una delle figure che ha aperto la via del nuovo mondo portando successivamente alla crescita culturale rinascimentale, il grande navigatore  “ C.Colombo.”

Realizzazione di un quadro dedicato a Cristoforo Colombo (destinazione Santo Domingo)

Questa iniziativa, si sviluppa in collaborazione con il C.N.C (Comitato nazionale Colombo) del quale l’associazione De Fabula è socia. Saranno, infatti, a cura del C.N.C tutti i rapporti con la Repubblica Dominicana, la spedizione del manufatto e la sistemazione dello stesso in una sede appropriata.

L’opera, realizzata interpretando un quadro di un famoso artista ligure, Francesco Musante, presenterà differenti tecniche di ricamo e merletto facenti parte della tradizione italiana.

Hanno aderito all’iniziativa: Ricami & legami di A. Menossi- Udine, Il punto antico- Bologna, Giaveno Ricama- Torino, Accademia del punto Assisi- Perugia, Associazione del punto croce- Firenze, Ass. Il Ricamo diventa pittura di A. Mannocci- Pisa, Ass. Filo filo- Valtopina (Pg), Ass.

Le amiche del ricamo- Novara, Scuola di merletto di Gorizia, Ass. Filo filò- Verona, Ass. Fili di Luna- Sarzana, Ass. Filati e sfilati- Augusta, Aemilia ars di Patricia Girolami- Tuoro sul Trasimeno, Pizzo di Orvieto di Loretta Lovisa, Sfilati siciliani di Giovanna Gurrieri- Ragusa, Gruppo amatoriale di Castelfiorentino – Firenze, Ass. Punti d’incontro- Alessandria,  Gianfranca Tolloi- Grado, Ass. Impara l’arte- Tavarnelle (Fi), Centro G.C.P “La famiglia di Maria”- Montecchio, Ricamo in oro di Claudia Brilli- Roma, Ass. Magia di punti – Imperia, Accademia ricamo di Cles (Tn).

Come per il precedente progetto, il Comune di Zoagli ha offerto il prezioso velluto e damasco della seteria Gaggioli, che costituiranno il tessuto di fondo. I disegni ricamati e realizzati a merletto con tecniche tipiche regionali, costituiranno l’opera di grande qualità, , dove la laboriosità femminile delle più prestigiose associazioni e scuole nazionali  testimonierà lo studio e la meticolosa ricerca per recuperare e salvaguardare il proprio artigianato artistico.

Tra i collaboratori, il dott. E. Michelotti della rivista “Ricamo Italiano”

L’opera, che propone il giovane Colombo che gioca con le caravelle, sarà donata al museo di Santo Domingo  dedicato a C. Colombo.

La VI Biennale si apre all’Europa: mostra internazionale di ricami e merletti

L’associazione De Fabula da alcuni anni espone le proprie creazioni a Bourbonne les Bains in Francia, dove ha avuto l’opportunità di instaurare legami e nuove  amicizie, oltre a scoprire intenti comuni con le ricamatrici e merlettaie di altre nazioni europee.

Si è così, naturalmente, generata la necessità di promuovere interscambi per diffondere la conoscenza delle numerose  tipologie di attività femminili legate al ricamo e al merletto, ciascuna espressione della storia e cultura del proprio territorio.

L’Associazione De Fabula con la collaborazione dell’associazione “Au Fil de l’Aiguille”intende presentare, nella sezione internazionale, lavori europei (pizzi e ricami) che siano rappresentativi di diverse tecniche tipiche; unitamente ad  una rappresentanza di scuole ed associazioni italiane aventi le stesse caratteristiche.

Sono previsti atelier e dimostrazioni. delle tecniche presentate, nell’ambito di questa iniziativa saranno organizzati interventi di esperti del settore e dei musei civici genovesi.

Fonte: www.defabula.org

Sfilato Siciliano: Come si Esegue

di Caterina Mezzapelle


Come si esegue lo Sfilato Siciliano?

Fase di preparazione dello sfilato siciliano: si “indebolisce” il tessuto sfilandolo.

Fase di ricamo: si “rinforza” così bene che spesso, dei corredi antichi, rimane la parte ricamata, con un po’ di tessuto intorno, e il resto va distrutto.

Gli sfilati prendono i nomi dalle diverse epoche, dai luoghi di provenienza, da chi ne ha dato un’interpretazione diversa.

Quanti tipi di sfilato esistono?

Esistono tanti tipi di sfilato siciliano e sono diversi tra loro variando da paese in paese. Gli sfilati più famosi, sono quelli della Sicilia e della Sardegna. Gli sfilati siciliani, più noti sono: il 400, il 500 , il 700 e il Vittoria. Gli sfilati sardi: quelli dal Campidano, quelli da Bosa e altri ancora.

Lo sfilato siciliano 500 è quello più facile da eseguire: si utilizzano disegni su carta quadrettata e dopo che si è creata la rete di fondo con una semplice sfilatura del tessuto, si esegue il punto cordoncino intorno ai disegni. Quando si lavora su tessuto così grosso da rendere facile il conteggio dei fili, ricamare diventa davvero un gioco divertente.

Chi è alle prime armi può eseguire prima il cordoncino di contorno e poi le sfilature: si delinea il disegno con una filza e si ripassa a punto cordoncino, poi si tolgono, sia nella trama che nell’ordito, 4 fili sì e 4 no. Sempre a punto cordoncino si riempiono i fili rimasti.

Quale tessuto scegliere?

La trama del tessuto deve essere regolare. Per i lavori più importanti si può utilizzare il lino, per quelli più facili, invece, la tela Assisi.

Quale filato utilizzare?

Nel primo caso si può optare per un Cotone Ricamo a Mano Anchor, nel secondo si può scegliere il Cotone Mouliné Anchor a due capi oppure il cotone Perla Anchor

 

Autore: Caterina Mezzapelle

Fonte: www.arte-ricamo.eu

Mostra di Ricami a Bangalore – India

di Caterina Mezzapelle


Sample Image

mostre_kutch embroidery

Bangalore: L’Emporio del Telaio e dei Ricami fatti a mano di Gujarat organizza una vendita di prodotti artigianali in Safina Plaza a Bangalore.

Le attrazioni principali sono i ricami di Banki e Kutchi, uno stile unico praticato dalla donne della regione di Kutch. Ci sono anche altri stili di ricamo che sono stati eseguiti su tappezzerie e cuscini. I sari, gioielli d’argento, oggetti da indossare, lenzuola, le trapunte dipinte in ajrak e in block.

Gli scialli  di lana tessuti a mano con disegni davvero originali e gli scialli con gli specchi incastonati intorno per attrarre i clienti.

Ci sono anche porta gioielli incisi, cornici di foto, vassoi ed il keychain saranno esposti anche mòbili di juta.

La mostra sarà aperta ogni giorno dalle 10,00 del mattino alle 9,00 della sera  fino al 2 settembre.

I Ricami di Elisa Ricci

di Caterina Mezzapelle


i ricami di Elisa Ricci

i ricami di Elisa Ricci

Una passione per il ricamo tra arte, storia e cultura

Autrice di Ricami italiani antichi e moderni ed Antiche trine italiane, monografie fondamentalI, Elisa Ricci occupa un posto d’eccezione nella storia del ricamo.

Dalle frequentazioni di una vita trascorsa tra gli ambienti risorgimentali, il mondo dell’imprenditoria tessile e manifatturiera, i salotti intellettuali di Napoli, Torino, Venezia, Firenze e Milano, la Ricci ha saputo trovare continui stimoli per alimentare questa singolare passione.

Sabato, 8 Settembre 2007

Ore 11:00, presso la Chiesa di Santa Paola – MANTOVA

Elisa Ricci

Bianca Rosa Bellomo, curatrice della riedizione delle opere della Ricci, insieme a Renata Molho, giornalista di costume, ci aiuta a scoprire questa figura ancora poco nota al grande pubblico.

Fonte: Festivalettraura2007

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