Dal Ricamo alla Stampa – Arte e Tradizione

di Caterina Mezzapelle


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tessuti d'arredo Pascucci

Esistono tantissime tradizioni artigianali in Italia e grazie alla tradizione del tramandarle da generezione in generazione possiamo oggi ammirarle e apprezzarle.

Una delle più importanti e antiche tradizioni artistico creative è quella della stampa a mano su tessuto.

L’arte della tela stampata, nata in Romagna intorno alla fine del 700 ebbe grandissimo successo intorno ai primi decenni dell’800.

L’idea di creare delle stoffe stampate ha avuto origine non dalle classi nobili ma da persone che non potevano permettersi di avere un corredo con stoffe pregiate e ricamate.

La stoffa utilizzata era la canapa dove venivano impressi motivi per adornare le coperte per buoi in seguito la tecnica venne utilizzata per decorare le tende, tovagliati e i copriletti. I motivi riprodotti erano spesso  imitazioni dei disegni ricamati  riproducendo così motivi floreali, bordure, galloni e fiocchi. In Romagna esiste tutt’ora una famiglia di artigiani che ha saputo cnservare questa meravigliosa e umile arte creativa. La tecnica utilizzata è quella della stampa xilografica applicata su stoffa.

Il tipo di tintura consiste in una pasta colorante ottenuta seguendo un’antica ricetta a base di soli elementi naturali, fra cui spiccano la farina e l’aceto di vino il cui caratteristico odore impregna l’aria di tutta la bottega.

La matrice di legno viene intinta nel colore, viene appoggiata sulla stoffa, canapa, cotone o lino, e percossa con un pesante mazzuolo in maniera da imprimere il disegno.

Dopo l’asciugatura, preferibilmente effettuata al sole, si passa al fissaggio del colore in grandi mastelli di legno con soluzioni a base di acido solforico e di soda caustica, perchè le tinte siano indelebili.

 Il prodotto finito è  molto originale e soprattutto diventa espressione della propria fantasia.

Oggi, quest’antica arte, è portata avanti dai fratelli Riccardo e Giuseppe Pasucci e dal cugino Francesco, che spiegano:

“Siamo tintori da oltre cinque  generazioni e i metodi di lavorazione non sono mai cambiati, così come l’atmosfera e l’odore di questa bottega che ha accompagnato i nostri nonni  e ora accompagna giornalmente il nostro lavoro, rendendoci testimoni di una tradizione assolutamente viva”.

Fonte: www.arte-ricamo.eu 

Bordo Fiori

di Caterina Mezzapelle


Schema di Ricamo a Punto Croce - Bordo Fiori

Schema di Ricamo a Punto Croce - Bordo Fiori

Per la primavera ecco uno schema di ricamo a punto croce con un bordo di fiori colorato, molto semplice da realizzare per  i vostri servizietti individuali.

I colori utilizzati vanno dalla tonalità del rosa chiaro a quello del rosa ciclamino e dall’azzurro chiaro al blu. Lo schema può essere eseguito in tela Aida ed altri tessuti con trama a fili contati.

Matassine consigliate: DMC 

Scarica lo schema
Fonte: www.arte-ricamo.eu

Una storia da Ricamare

di Caterina Mezzapelle


embroidery heart

embroidery heart

Un ricamo, per raccontare la nostra storia e pensare.

Un ricamo, per immortalare i momenti più belli della nostra vita.

Un ricamo, da donare alle persone che più hanno bisogno di noi.

Un ricamo, per esprimere il nostro amore.

Un ricamo. per essere felici per ciò che sappiamo fare.

Un ricamo, per farci anche sognare.

 

MariGiò

Arte & Ricamo Maggio 2008

di Caterina Mezzapelle


Arte e Ricamo Guida alle arti crative

Arte e Ricamo Guida alle arti crative

Ecco il secondo numero di Arte & Ricamo Piccola Guida Per La Tua Creatività . All’interno della guida trovi schemi di ricamo a punto croce e  uncinetto.

Scarica la guida direttamente su Arte del Ricamo Shop

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Amigurumi Tutorial – Parte Prima

di Caterina Mezzapelle


Uncinetto: Anello Regolabile

Questo tutorial è rivolto a tutti coloro che desiderano imparare a realizzare amigurumis. Nella prima parte di questo tutorial vi spiegherò le tecniche base dell’uncinetto che sicuramenre avrete già appreso. So che molte di voi siete molto giovani e non avete mai provato l’uncinetto, per questo ho deciso di fare le video lezioni.

Come tenere il filo (fare un cappietto e il punto catenella)

Primo Passo

In questo video vi mostrerò come tenere il filo, come creare un circolino e il punto catenella.
  1. Fate un circolino
  2. Inserite l’uncinetto dentro il circolino
  3. Appoggiate il filo sopra l’uncinetto
  4. Con l’uncinetto fate attraversare il filo dentro il circolino
  5. Formerete così la prima catenella
  6. Ripetete il procedimento più volte.

Punto Basso: Aumento e Diminuzione

Secondo Passo

La maggior parte degli amigurumis vengono lavorati all’uncinetto in un unica spirale. È necessario imparare i punti base. Vi consiglio di esercitarvi con le tecniche base provando più volte, facendo avanti e indietro, prima di iniziare a fare le spirali.
  • Prima esegui una catenella , e poi fai un po’ di righe a punto basso.
Per dare forma alle vostre creazioni è necessario saper aumentare e diminuire i punti.

Punto Basso per fare una pallina

Terzo Passo

Ci sono due modi in cui è possibile fare l’uncinetto girando. Uno è quello di fare un circolino con una catenella di 2 o 4 punti, l’altro è regolabile attraverso un anello. Inizia con il metodo della catenella e una volta che hai  imparato prova ad utilizzare la tecnica dell’anello regolabile.
 Uncinetto: Anello Regolabile
L’anello magico ti consente di effettuare un primo anello che si può stringere quindi al centro non ci sarà un buco. Assicurati soltanto di non fare i punti nell’anello troppo stretti.
Nella seconda parte di questo tutorial vi insegnerò come leggere gli schemi amigurumi.
Fonte: www.arte-ricamo.eu

Ricamo, Merletto, Storia e Tradizioni

di Caterina Mezzapelle


Il merletto, il ricamo e le trine sono un'arte dolce e armoniosa che esprimono i momenti della storia, del costume e soprattutto sono espressione di sentimento e sensibilità di un lavoro femminile.
 
Ci parlano di favole, di belllissime damine o principesse chiuse nei loro castelli alla luce di qualche raggio che a fatica penetra nelle piccole finestre del castello; di luce tremula di qualche candela, davanti alla quale delicate mani fanno spuntare su tele bianche, come per magia,  rami fioriti, farfalle posate su petali di un fiore, uccellini in volo.

Cenni sulla storia del merletto

Dalla sensibilità di questi animi romantici del passato è nata la meravigliosa arte del ricamo, che in particolare era il passatempo preferito anche dalle nobili dame del 500. Da allora tanti e tanti anni hanno cambiato usi e costumi ma quello di un lontano passato non è tramontato mai poichè è stato tramandato di generazione in generazione.

Il ricamo il merletto e le trine

Il merletto esercita un fascino per le trasparenze, per l'armonia tra pieno e vuoto, per essere simbolo di eleganza e di grazia. La sua storia nasce a Venezia verso il 1400. Il merletto possiamo definirlo come un tessuto trasparente lavorato con l'ago, con i fuselli o con l'uncinetto, cucendo, annodando, intrecciando fili doro, d'argento, di seta e di cotone manche di lino.
 
Nel 700 si assiste ad un aumento di merletti che vengono usati per ornare l'abbigliamento maschile soprattutto a sottolineare scolli, risvolti e maniche. Inoltre i merletti vengono usati per adornare gli altari e la biancheria da letto.
 
Lavori finissimi venivano eseguiti da abilissime mani che assicuravano alle merlettaie un lavoro dignitoso e compatibile con la vita familiare. Alcuni scritti sull'argomento riportano la tecnica del fusello ancor prima del rinascimento, questi hanno raggiunto il più alto valore a Venezia.
Il merletto a fuselli deriva dalla tecnica della tessitura della passamaneria.
 
 

 

I passamantieri tessevano bordure e galloni al telaio e intrecciavano su lunghi cuscini per mezzo di spilli attorno ai quali venivano messi dei fili che erano arrotolati su dei pesi di piombo di osso o di legno perchè non si ingarbugliassero tra loro.

Il merletto ad Ago è l'invenzione delle ricamatrici veneziane che ispirandosi alla tecnica del ricamo a fili tolti iniziarono a sfilare dalla tela un certo numero di trame e a ricoprire quelle restanti con un punto festone in modo da formare  una sorta di disegno a quadretti riuniti da altri fili lanciati realizzando la tecnica del ricamo a giorno.

Più in la poichè era necessario togliere un gran numero di fili le ricamatrici veneziane iniziarono a costruire esse stesse il reticolo di fili: era nato il merletto ad Ago.

 
Le due tecniche si distinguono in:

Il passaggio da una tecnica all'altra non è certa ma sembra alla fine del primo IV del secolo VI.

 

Verso la fine del 1600 i più antichi ed importanti libri guida per i merletti ad ago e fuselli furono pubblicati a Venezia il primo è quello di Matia Pagan intitolato "Giardinetto Novo di Punti Tagliati ed Gropposi Per Esercitio ed ornamento delle donne" pubblicato a Venezia nel 542 che tratta di ricamo.

Inoltre sembre a Venezia compare l'opera "Le Pompe" dove c'è la possibilità di visionare modelli per merletti a fuselli. Queste opere dedicate alle donne della nobiltà vennero utilizzate da tutte le classi sociali. Anche in Germania escono libri di modelli per merletti, celebri sono quelli pubblicati nel 1600 e 1620 da Isabella Catania Parasole e lucrezia romana che propongono motivi geometrici, stelle, rosoni, mosaici ecc.

 

 

Verso la fine del 1500 la nobiltà e la ricca borghesia fa largo uso di merletti applicati soprattutto l'uso del merletto si espande nelle grandi città d'europa, spagna, nelle fiandre ma anche a Venezia. Sono famosi i colletti di Elisabetta I d'Inghilterra. La moda si evolve ma il merletto eserciterà sempre un fascino per la grazia e la bellezza.

Grazie all'intenso scambio artistico ed intellettuale nell'europa del rinascimento si dà origine ad una diversificazione di stile, alla concorrenza e all'esigenza di fabbricare in proprio i prodotti necessari all'eleganza evitando l'importazione.

Anche lo stile del merletto si trasforma. Intorno alla metà del 1600 appare un merletto nuovo "Gros Point de Venice" il disegno si arricchisce di volute, di fiori ed è apprezzato dagli uomini e dalle donne.

In Francia il Collbert non si accontentò dell'imitazione del merletto italiano, puntò sulla produzione di un merletto originale francese chiamato "Point de France" che si differiva per la maggiore leggerezza.

Verso la fine del 1600 l'industria del merletto francese subì un notevole rallentamento a causa dell'emigrazione di questo declino ne approfittraono le merlettaie italiane e quelle delle Fiandre che si erano impadronite dei segreti del merletto francese.

Questo consentiva la produzione di merletti di grande dimensione con la collaborazione di più persone. I singoli elementi venivano poi uniti su un fondo realizzato a fuselli o ad Ago.

I più importanti centri di merletto a fuselli che fiorirno in Italia furono genova e Milano.

Il merletto genovese è un merletto a fili continui con motivi di rosono e fiori stilizzati . Il merletto di Milano è un merletto a fuselli a pezzi riportato, simile a quello delle fiandre ma nuovo nello stile.

Nel 1700 il merletto si specializza: per il merletto a fuselli si parla del merletto di Bruxelles, di Malines, di Valencienne e per il merletto ad Ago di Sedan e Argentan.

Il merletto di Bruxelles ha il pregio di esser eleggero morbido e spumeggiante usato dalle donne viene applicato sugli abiti e sulle scollature. Anche in Italia il merletto a fuselli e ad ago viene prodotto ovunque.

In Lombardia viene prodotto un altro tipo di trina a fuselli che porta il nome di Milano, quì i fuselli tessono un nastrino dal vivagno trasparente che gira a disegnare volute, fiori, figure di animali, stemmi e simboli religiosi su un fondo che si trasforma da quello a barrette a quello più leggero a barre esagonali. Per la facilità con cui si lava e si stira è adatto ad ornare camicie a reti di chiesa e corredi da sposa.

Si lavora in tutta la Lombardia e particolarmente a Cantù zona classica del merletto a fuselli. La trina di Cantù si ispira a motivi classici, intrecci decorativi a base di foglie, segni zodiacali, figure mitologiche che formano composizioni di grande grazia ed armonia.

Le trine dette meridionali vengono in gran parte dall'abruzzo e dalla Sicilia.

 

Pizzo Rinascimento in Sicilia

Il Pizzo Rinascimento trae il suo nome dal periodo storico in cui ebbe diffusione. Nel rinascimento infatti abbondava l'uso di trine e merletti per cui venne adottato per sveltire i tempi di lavorazione del merletto venezia, che era bellissimo ma di difficile e lunga esecuzione. Non c'è dubbio che il pizzo a Tombolo sia molto più prezioso, ma è anche molto più difficile da imparare e di lunga lavorazione.

 

Pizzo Rinascimento

 

Il pizzo rinascimento può sostituirlo egreggiamente per lavori che non siano di eccessivo pregio, ma che nel contempo devono risultare importanti e d'effetto. Un'altro problema per l'esecuzione odierna del pizzo rinascimento è la difficoltà nel reperire gli schemi ma si possono utilizzare schemi per il tombolo che nelle loro forme più semplici sono facilemente adattabili. Per la lavorazione a Pizzo RInascimento abbiamo bisogno: della spighetta, che è la trina che acquistiamo già tessuta.

Si trova nei colori bianco ed ecrù, di diverse forme e dimenzioni.

Della tela cerata, che è un tessuto pesante e non scivoloso sul quale va riportato il disegno del emrletto che vogliamo eseguire, e sulla quale poi verrà imbastita la spighetta ed infine del filato.

Questo va scelto in base alla misura della spighetta.

 

Lavorazione

la spighetta viene cucita sulla tela cerata seguendo lo schema su di essa riportato. una volta fissata bene la spighetta, si eseguono le barrette (le stesse dell'intaglio) ed un sopraggitto che fissa ed ha forma alla spighetta. I punti di riempimento sono tanti e di grande effetto per  donare importanza e bellezza al nostro lavoro.

 

 

Pizzo Rinascimento
 
Fonte: www.arte-ricamo.eu 

 

 

La Strada del Tessile in Umbria

di Caterina Mezzapelle


tessile umbria

tessile umbria

Dal 1 al 4 Maggio, 2008 – Umbria

In occasione delle celebrazioni per il 550° an

niversario della nascita del grande artista umbro Pintoricchio , sarà possibile percorrere La Strada del Tessile .

Si tratta di un’iniziativa mirata a sviluppare una nuova forma di turismo legata all’Arte, alla Cultura  ed all’Enogastronomia e rivolta a tutti gli appassionati di merletto, ricamo e tessuto.

Itinerario

Orvieto 1-4 maggio 2008

• 2 maggio

visita guidata gratuita ai manufatti dell’Ars Wetana, ai laboratori del merletto di Orvieto e al Duomo con particolare riferimento agli affreschi del Pintoricchio. Ore 10,00 appuntamento in Piazza Duomo presso gli Uffici di Informazione turistica.

• Laboratori con dimostrazioni delle lavorazioni e atelier Merletto di Orvieto Lovisa Loretta – Corso Cavour, 115 (esposizione); Via della Cava, 115 (Laboratorio) – Tel. 0764 34 07 26.

Ars Duemme – Merletto Orvietano. Via della Misericordia I, 12/14 Tel. 0763 34 04 15.

Alina: il merletto di Orvieto negli accessori di abbigliamento. Via dei Magoni, 16 – Tel. 0763 39 33 78.

Il Crogiolo – Tessitura manuale. Via dei Magoni, 7 – Tel. 0763 34 33 99.

• Il Pintoricchio Affreschi di S. Marco e S. Gregorio presso la cattedrale di S. Maria Assunta In Piazza Duomo. Ufficio informazioni turistiche: Tel. 0763 34 17 72

Spoleto 1-4 maggio 2008

• 2 maggio dalle ore 10.00 Istituto Statale d’Arte Leoncillo Leonardi, sezione tessitura. Visita guidata dei laboratori mostra dei manufatti degli allievi dagli anni ’60 ad oggi. Dimostrazione di tessitura, batik e serigrafia. Piazza 20 Settembre.

Tel. 0743 22 11 23.

• 2 maggio dalle ore 10.00 Arte Spoleto – Artigianato Tessile Ecclesiastico. Visita guidata del laboratorio “La ricerca nel tessile: dall’affresco all’esecuzione” a cura di Giuliana Nagni. Via A. Saffi, 13. Tel. 0743 23 10 32.

• Museo del Tessile e dei Costumi Antichi. Palazzo Rosari Spada, Via delle Terme Visite guidate gratuite su prenotazione: 0743 46 434. Società Sistema Museo – Tel. 0743 21 86 20/1 – Comune di Spoleto, Ufficio IAT.

• Laboratorio di ricamo Aracne: dimostrazioni delle lavorazioni. Corso Mazzini Vicolo I, n. 2 – Tel. 0743 46 085.

• Il Pintoricchio Affreschi della Cappella di San Leonardo, Cattedrale di Santa Maria Assunta Piazza Duomo.

Valtopina 1-4 maggio 2008

• 4 maggio, ore 16.00 – Museo del Ricamo e del Tessile Ingresso gratuito con visita guidata del Museo. A seguire, ai visitatori della mostra è riservato l’ingresso alla Cappella Bella e alla Pinacoteca Civica di Spello (max 25 persone).

• “Pintoricchio filo e pittura”: Mostra dei ricami ispirati al Pintoricchio e tessuti originali tra Quattro e Cinquecento. Tutti i giorni dalle 16.00 alle 18.30 ingresso gratuito con visita guidata del Museo e della Mostra. Museo del Ricamo e del Tessile – Via Gorizia: orario 16.00 – 18.30. Ufficio Informazioni turistiche: Tel. 0742 74 625 – 347 52 98 462

Fonte: www.umbria-turismo.it

Concorso Ricamo – Brisighella

di Caterina Mezzapelle


Rocca di Brisighella - Concorso Ricamo

L’associazione “C’era una volta il ricamo” di Brisighella ha indetto un concorso dal titolo

 

 

Rocca di Brisighella - Concorso Ricamo

 

 

La natura in collina: armonia di colori

I primi cinque classificati saranno premiati con i famosi prodotti della “Terra di Brisighella”. Premi speciali verranno assegnati alla scuola o associazione più meritevole, al concorrente più giovane, a quella più anziana e all’elaborato più originale.


I lavori eseguiti dai partecipanti
non verranno restituiti, il ricavato verrà devoluto in beneficenza.

I partecipanti dovranno inviare i lavori al seguente indirizzo:

Imelde Neri Imelde

vicolo Monastero 37

Brisighella, tel. 0546.81361

oppure a

Giovanna Farolfi

via Guangelli 14

Brisighella

cell. 348.7604181

entro il 30  Settembre 2008.

La cerimonia di premiazione si terrà il 9 novembre 2008 alle ore 10.00 nel palazzo Municipale di Brisighella cui seguirà l’inaugurazione della mostra.

Fonte: Concorso di Ricamo – Brisighella

Web TV Dedicata al Ricamo e Alle Arti Creative

di Caterina Mezzapelle


WebTV - Ricamo - Uncinetto e Arti Creative

 WebTV - Ricamo - Uncinetto e Arti Creative

Quante volte ci è capitato di vedere una nostra amica eseguire una determinata tecnica di ricamo? Presi dalla curiosità abbiamo chiesto le spiegazioni, le abbiamo capite ma…ritornate a casa non ci ricordiamo tutti i passaggi. Come fare?

Ecco una TV davvero speciale….la desideravamo tutti da tanto tempo e adesso il sogno si è avverato. Non si tratta della TV tradizionale…ma di una TV amica, utile e sempre disponibile a soddisfare le nostre esigenze, importante per condividere con tutto il mondo la nostra creatività.

Sul Menù principale in alto a sinistra toverete una sezione chiamata WEB TV . Cliccandoci potrete accedere alla WEB TV.

Come funziona?

La TV sul Web è diversa da quella tradizionale perchè saremo noi a selezionare i programmi da vedere. E’ per questo che accanto alla schermata troveremo scritto ON DEMAND e sotto ci saranno diverse sezioni dove poter scegliere i video da guardare.

 WebTV Ricamo - Embroidery

 

Cliccare quindi sulla categoria scelta e selezionate il video desiderato.

  • Sarà possibile scegliere i video-tutorials con le spiegazioni delle diverse tecniche di ricamo, merletti e uncinetto.
  • Visualizzare i video con i lavori eseguiti da appassionati di arti creative nel mondo.
  • Ricette, notizie di arte, cultura e una divertente sezione con i cartoon.

 

Collaboriamo

Chiunque voglia condividere con gli altri la propria creatività, potrà realizzare un video e pubblicarlo su YouTube.

Una volta caricato il video su YouTube potrà segnalarlo sulla discussione del Forum “Impariamo con I Video “.

Fonte: www.arte-ricamo.eu

Riciclare T-Shirt per Creare Nuovi Capi

di Caterina Mezzapelle


Sample Image

Quante volte succede a ognuno di noi di aprire il nostro armadio e dare uno sguardo veloce a tutti i capi inutilizzati che magari vorremmo buttare… ma presi da ricordi e affetti personali ci rifiutiamo di farlo. Chi l'ha detto che i capi che non utilizziamo più debbano per forza essere buttati via nella spazzatura?
 
 
 

Sample Image
 
 
Tempo fa avevo scritto un articolo intitolato Riciclare I Jeans Per Creare Nuovi Capi E Accessori. Esistono tantissimi altri progetti utili e semplici da realizzare in pochissimi minuti e non occorre la bacchetta magica nè tantomeno essere la fatina di cenerentola per trasformare i nostri capi in oggetti utili per la nostra casa o addirittura ricreare un nuovo capo da indossare.
 
La protagonista di oggi sarà una delle tante T-Shirt che non indossiamo più da tempo.

Creare Un Vestito Con Una T-Shirt 

 

 Occorrente:

  1. T-Shirt
  2. Forbici
  3. Ago
  4. Filo 

 

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Fonte: www.arte-ricamo.eu

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